All’ingresso della palestra in cui si allenano i ragazzi della scuola di ciclismo, con la quale collaboro come psicologa dello sport, c’è un cartello che dice: “VIETATO DIRE NON CE LA FACCIO!”.
Quante volte nella tua quotidianità da atleta, durante un allenamento o una competizione, ti sei detto “Non ce la posso fare”, “Tanto non ci riuscirò mai!”, “non resisto più! Sono stanco!” ?
Ogni volta che formuli un pensiero nella tua mente ricorda che non stai semplicemente “pensando” bensì stai inviando, più o meno consapevolmente, dei segnali ben precisi al tuo corpo.
Se ti ripeti che sei stanco, che non ce la fai più, che non sei capace… bhe, il tuo corpo si adeguerà a questi pensieri, dando loro vita: è così probabile che ti sentirai ancora più stanco, demotivato, meno concentrato, più agitato se ti approcci ad una competizione con pensieri di questo genere.
PENSIERI NEGATIVI VS PENSIERI POSITIVI
“Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione” recitava Henry Ford
I pensieri infatti, la tua voce interiore, generano delle emozioni ed enfatizzano le sensazioni già presenti nel tuo corpo influendo in questo modo sulle tue azioni all’interno della performance.
Utilizzare dei termini positivi “CE LA VOGLIO FARE!”, “CE LA METTO TUTTA”, “TENGO DURO” focalizzano l’attenzione dell’atleta sulla strada che gli permetterà di raggiungere il suo obiettivo anziché su quanto è difficile impegnarsi nel raggiungerlo.
Che è difficile, già lo sappiamo! Ripeterselo in continuazione non fa altro che farci sentire ancora di più il peso della fatica per arrivare alla “meta” prefissata.
Quindi, caro atleta, fai attenzione a come ti parli!
Prediligi dei termini positivi e frasi prive di negazioni, focalizza il tuo obiettivo e visualizzati nell’atto di affrontare le difficoltà che potrai incontrare in gara, scegli pensieri che ti facciano sentire bene aumentando il tuo livello di motivazione e favorendo la massima concentrazione sulla performance.
Dott.ssa Claudia Maffi
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